UN APPELLO PER CUBA

Publié le par Centro di Solidarietà Internazionalista

Subject: Appello per Cuba
La mattina del 7 gennaio 2010 , mi trovavo nella piazza centrale di Santa Clara Cuba e ho visto centinaia di giovani studenti che ascoltavano la risposta del ministro degli esteri cubano in merito al vergognoso inserimento di Cuba come paese fonte di terrorismo da parte degli USA (veri finanziatori e protettori del terrorismo internazionale), girato l'angolo della piazza, davanti al coppelia (gelateria) un membro del PP o PCC leggeva lo stesso documento alla popolazione radunatasi in gran numero,
arrivato in Italia ho acceso il computer e come prima e mail ho trovato un'appello inviatomi da Roberto Rodriguez dell' lCAP Nazionale La Habana Cuba Cuba con preghiera di farlo circolare:

PUOI AIUTARE CUBA MANDANDO UNA E MAIL COME QUESTA SOTTO:


"IO respingo le accuse espresse dagli Stati Uniti, che indicano Cuba come paese patrocinatore di terrorismo, e condanno le misure speciali che verranno applicate negli aeroporti ai suoi cittadini e a coloro che viaggeranno a Cuba".

la email va mandata a: eurocentro@icap.cu

con copia anche a:deuropa@icap.cu

con firma, indirizzo, età e professione.

Passa parola, grazie ...


DA CUBA :Dichiarazione del Ministero degli Esteri contro l’inserimento di Cuba negli elenchi Usa dei paesi che promuovono il terrorismo... (Fonte: Minrex Cubano)

Lunedì 4 gennaio 2010, notizie della stampa hanno rivelato che a partire da questo giorno, l’Amministrazione della Sicurezza sul Trasporto degli Stati Uniti aveva cominciato ad applicare misure addizionali per il controllo della sicurezza in tutti gli aeroporti del mondo, su qualsiasi passeggero con passaporto dei paesi indicati dal Dipartimento di Stato come “promotori del terrorismo internazionale”, tra i quali, in modo arbitrario e ingiusto è stata inserita Cuba, con Iran, Siria, Sudan e altri paesi considerati “d’interesse”, che sono: Afghanistan, Algeria, Iraq, Libano, Libia, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita, Somalia e Yemen. Le misure saranno applicate inoltre a qualsiasi persona che faccia scalo in questi 14 paesi.
È stato reso noto che la decisione di imporre queste nuove misure è stata adottata dopo un tentativo terrorista contro un aereo della linea aerea nordamericana Northwest Airlines, diretto verso la città di Detroit, lo scorso 25 dicembre.
In linea con le note di stampa che riportano le dichiarazioni di funzionari nordamericani non identificati, i passeggeri che rientrano in queste categorie saranno oggetto di perquisizioni corporali; il loro bagaglio a mano sarà accuratamente controllato e saranno sottoposti a raffinate tecniche di ricerca di esplosivi e a scanner per immagini.
Nel pomeriggio del 5 gennaio, dopo una riunione con i membri dello staff della sicurezza nazionale, lo stesso Presidente Barack Obama ha confermato l’adozione, dal giorno precedente, delle citate misure: “Su passeggeri che volino verso gli Stati Uniti da o attraverso le nazioni della nostra lista di Stati promotori del terrorismo o da altri paesi d’interesse”.
Nello stesso pomeriggio, il Ministero degli Esteri e la Sezione di Interessi di Cuba a Washington hanno presentato una nota di protesta rispettivamente alla Sezione di Interessi degli Stati Uniti a La Habana e al Dipartimento di Stato.
Nella nota, il MINREX condanna categoricamente questa nuova azione ostile del Governo degli Stati Uniti, che deriva dell’inserimento ingiustificato di Cuba nella cosiddetta “Lista degli Stati promotori del terrorismo”, per ragioni meramente politiche che hanno il solo proposito di giustificare la politica di blocco che la comunità internazionale condanna in maniera schiacciante.
Inoltre la nota mette in discussione l’elaborazione di questa lista e sottolinea fatti che dimostrano l’impegno impeccabile di Cuba in materia di lotta al terrorismo, di cui è stata vittima; ribadisce che sono completamente infondati gli argomenti usati dal Governo degli Stati Uniti, per giustificare l’inserimento del nostro paese nella “Lista degli Stati promotori del terrorismo internazionale”, e chiede l’immediata cancellazione di Cuba da questa lista arbitraria.
Nello stesso giorno un portavoce del Dipartimento di Stato, interrogato dall’agenzia di stampa AFP sulla nota di protesta del MINREX, ha dichiarato che "Cuba è un paese che sostiene le attività terroristiche e quindi i suoi cittadini e i viaggiatori in transito aereo devono essere sottoposti a controlli supplementari per motivi di sicurezza.”
Per via della promulgazione di questa misura, vari giornalisti di importanti mezzi di stampa nordamericani come il Washington Post, hanno definito "ridicola" e "immeritata" la definizione di Cuba come "Stato terrorista", ricordando che il nostro paese non costituisce una minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti e affermando che “cercare terroristi in voli provenienti da Cuba è una perdita di tempo”.
Di nuovo, il 5 gennaio 2010, il portavoce del Dipartimento di Stato, Philip Crowley, ha dichiarato che Cuba si è "ben guadagnata" la sua designazione come "Stato promotore del terrorismo".
Il giorno dopo, il 6 gennaio, un altro portavoce ha ribadito all’agenzia AFP gli squallidi pretesti che si presume giustifichino il mantenimento di Cuba nella lista dei terroristi.
Come parte della sua politica d’ostilità e delle sue campagne di propaganda per cercare di screditare l’immagine della Rivoluzione, nel 1982 il Governo di Ronald Reagan ha inserito in modo ingiusto Cuba nella lista annuale del Dipartimento di Stato sugli "Stati promotori del terrorismo internazionale", molto prima dell’attentato contro le Torri Gemelle di New York.
L’inserimento di Cuba in questa lista ha portato anche all’applicazione di nuove sanzioni economiche, compreso il congelamento delle transazioni finanziarie, la proibizione di trasferimenti di tecnologia e misure restrittive e d’isolamento contro il paese e i suoi cittadini. Queste sanzioni si sono aggiunte alle già draconiane misure imposte dal blocco economico, commerciale e finanziario decretato dagli inizi della Rivoluzione.
Ogni anno il Governo degli Stati Uniti ha mantenuto Cuba in questa lista e per questo ha utilizzato diversi pretesti, tutti non sostenibili e senza poter presentare la minima prova della partecipazione del nostro paese ad azioni terroristiche di sorta.
Il 30 aprile 2009, l’Amministrazione di Obama ha confermato l’assurda presenza di Cuba nella lista, ribadendo che “Il Governo cubano continua a offrire rifugio a vari terroristi” e che “Membri dell’ETA, delle FARC e dell’ELN si trovavano a Cuba nel 2008” e che “Cuba continua a permettere ad alcuni profughi degli Stati Uniti di vivere legalmente a Cuba”. Tutto questo è stato respinto energicamente dal Ministro degli Esteri e ha motivato una riflessione del compagno Fidel, che ha sollecitato gli Stati Uniti a discutere il tema.
Cuba ha reso pubblici, nel passato, sufficienti elementi che dimostrano la falsità e il carattere di manipolazione di questi pretesti, così come si legge con molta chiarezza nella Dichiarazione del Ministero degli Esteri: “Cuba non ha nulla da nascondere e nulla di cui vergognarsi”, emessa il 2 maggio 2003.
La presenza non richiesta da Cuba di vari membri dell’organizzazione basca ETA che erano esiliati, ha origine nella richiesta dei Governi coinvolti nel tema ed è stato raggiunto un accordo, oltre mezzo secolo fa, mediante il quale si è recato a Cuba un piccolo gruppo di militanti di questa organizzazione. Cuba ha stabilito la stretta regola che chiunque tra i membri del gruppo accettato che esca dal paese, non potrà più rientrare in territorio cubano.
I membri dell’ETA residenti a Cuba non hanno mai utilizzato il nostro territorio per attività di questa organizzazione contro la Spagna, né contro altri paesi. Cuba ha rispettato scrupolosamente lo spirito di quell’accordo.
Il tema della presenza di membri dell’ETA a Cuba è un fatto d’indole bilaterale sul quale sono stati mantenuti contatti con il Governo della Spagna. Il Governo degli Stati Uniti non ha il diritto né l’autorità di immischiarsi in questi temi che in assoluto non lo riguardano e tanto meno danneggiano la sua sicurezza nazionale e la sicurezza di altri Stati.
Per quel che riguarda le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) della Colombia, come si sa, sia il Governo colombiano che queste forze guerrigliere si sono trovate d’accordo nel chiedere a Cuba, al momento opportuno, la sua partecipazione al processo di pace. In questo ambito, Cuba è stata parte del Gruppo dei Paesi che facilitano il Dialogo e del Gruppo dei Paesi Amici per i Colloqui di Pace, ed è stata sede di vari incontri di negoziato.
Il comportamento trasparente e l’aiuto del Governo cubano al processo di pace sono stati riconosciuti pubblicamente non solo dalle FARC e dall’ELN, ma anche dall’ONU e dallo stesso Governo colombiano.
A proposito della presenza a Cuba di profughi dalla giustizia degli Stati Uniti, vale la pena ribadire che nel nostro territorio non hanno mai trovato rifugio o protezione né risiedono terroristi di qualsiasi paese. Cuba ha offerto protezione in modo legittimo e asilo politico ad alcuni lottatori nordamericani per i diritti civili. Inoltre risiedono a Cuba altri cittadini nordamericani che hanno commesso reati, soprattutto sequestri di aerei, processati e condannati severamente, che dopo aver scontato le loro condanne, hanno chiesto di rimanere nel paese. È stato il Governo di Cuba che ha adottato le misure pertinenti che hanno posto fine, definitivamente, negli anni del Governo di Carter, ai sequestri di aerei, un male che ha avuto origine negli stessi Stati Uniti.
Al contrario è stato il Governo degli Stati Uniti che ha ricevuto nel suo territorio, dal trionfo della Rivoluzione, centinaia di delinquenti, assassini e terroristi, ignorando le richieste formali di rimpatrio presentate per ogni caso dal Governo di Cuba, avallate dagli accordi di estradizione allora vigenti.
Molti tra questi individui ancora passeggiano liberi e tranquilli per le strade di questo paese, anche dopo il loro coinvolgimento in nuove azioni di terrorismo contro cittadini e interessi degli Stati Uniti, di Cuba e di altre nazioni.
Il caso più noto è l’esplosione in volo di un aereo della Cubana de Aviación, il 6 ottobre 1976, che ha provocato la morte di 73 persone ed è stata la prima azione terroristica contro un aereo civile in volo, nell’emisfero occidentale. I suoi autori, Orlando Bosch Ávila e Luis Posada Carriles, hanno vissuto e ancora adesso risiedono impunemente a Miami, il primo grazie al perdono presidenziale di George H. Bush e il secondo in attesa di un prolungato processo per aver mentito nel processo sull’immigrazione, e non per le accuse di terrorismo internazionale che merita.
Alcune di queste verità non hanno potuto essere ignorate nelle stesse relazioni del Dipartimento di Stato che definiscono Cuba "Stato promotore del terrorismo".
Cuba respinge per la sua illegittimità il meccanismo con cui il Governo degli Stati Uniti si arroga il diritto di certificare la condotta di altre nazioni in materia di terrorismo e di emettere liste discriminatorie e selettive a fini politici, mentre assume una posizione di doppia morale, non processando e permettendo che rimangano liberi i rei confessi di orrende azioni terroristiche contro Cuba.
A dimostrazione di ciò i Cinque Eroi: Gerardo, Fernando, Ramón, Antonio e René, scontano arbitrarie e ingiuste condanne nelle prigioni nordamericane per aver protetto Cuba - che ha subito la morte di 3.478 persone e l’invalidità permanente di altre 2099 a causa delle azioni di terrorismo - e anche per aver difeso l’integrità dei cittadini degli Stati Uniti e di altri paesi.
Cuba ha sempre avuto un atteggiamento esemplare nella lotta contro il terrorismo: 
* Cuba condanna tutti gli atti di terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni.
*Il territorio di Cuba non è mai stato utilizzato né mai lo sarà per organizzare, finanziare o eseguire azioni di terrorismo. Contro qualsiasi Stato, compresi gli Stati Uniti. 
* Cuba è Stato Parte dei 13 accordi internazionali esistenti in materia di terrorismo e compie strettamente gli obblighi emanati dalle Risoluzioni 1267, 1373 e 1540 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in questo ambito.
*Cuba non dispone né ha intenzione di disporre di armi di sterminio di massa di alcun genere e compie i suoi obblighi in virtù degli strumenti internazionali che ha firmato in materia di armi nucleari, chimiche o biologiche. 
* L’Assemblea Nazionale del Poder Popular della Repubblica di Cuba ha approvato il 20 dicembre 2001, la Legge 93 contro le azioni di terrorismo, che definisce tutte le azioni di terrorismo internazionale come delitti gravi e ha stabilito pene molto severe.
*Cuba ha adottato inoltre misure per prevenire e reprimere ogni azione di terrorismo e tutte le attività relative a questo, compresi i finanziamenti del terrorismo. Inoltre ha incrementato la vigilanza delle frontiere e ha promosso misure per impedire il traffico di armi e intensificare la cooperazione giudiziaria con altri paesi, per cui ha firmato 35 accordi in materia di assistenza giuridica e ha manifestato apertamente la sua disposizione permanente a cooperare con tutti gli Stati in questo ambito.
*In questo spirito Cuba ha cooperato, anche attivamente con il Governo degli Stati Uniti. In tre occasioni (novembre 2001, dicembre 2001 e marzo 2002), Cuba ha proposto alle autorità nordamericane un progetto di Programma di Cooperazione bilaterale per combattere il terrorismo e nel luglio 2009, Cuba ha ribadito la sua disposizione a cooperare in questo ambito. 
* In varie occasioni le autorità cubane hanno fatto sapere al Governo degli Stati Uniti la loro disposizione a scambiare informazioni su piani di attentati e azioni terroristiche indirizzate contro obiettivi dei due paesi. È anche noto che nel 1984, Cuba ha avvisato su un piano per un attentato contro il Presidente Ronald Reagan che ha portato da parte delle autorità nordamericane alla neutralizzazione di coloro che erano coinvolti. Nel 1998 sono stati date all’Amministrazione di William Clinton informazioni su piani per mettere bombe su aerei di linea cubani e di altri paesi che viaggiavano verso Cuba.
Inoltre le autorità cubane hanno consegnato al Governo degli Stati Uniti abbondanti informazioni su azioni terroristiche commesse contro Cuba.
Nel 1997, 1998, 2005 e 2006, Cuba ha consegnato all’FBI molte prove sulle esplosioni con bombe avvenute in centri turistici cubani, dando anche i nomi degli autori di questi fatti, arrestati a Cuba e di testimoni.
Non va dimenticato inoltre che Cuba è stata uno dei primi paesi che ha condannato pubblicamente i criminali attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, negli Stati Uniti, che ha offerto la sua assistenza medica e umanitaria alle vittime e ha offerto immediatamente di aprire il suo spazio aereo e i suoi aeroporti per ricevere gli aerei dei passeggeri diretti nel territorio nordamericano. Nonostante le numerose azioni terroristiche provenienti dal territorio nordamericano contro Cuba, il nostro paese ha mantenuto sempre una condotta ineccepibile e limpida in relazione a qualsiasi fatto che possa danneggiare i cittadini nordamericani, perché Cuba è una nazione che si regge su principi politici e norme etiche.
Il Governo cubano, con tutta la sua morale e dignità, condanna l’inserimento arbitrario di Cuba nella lista dei 14 paesi i cui cittadini saranno sottoposti a nuove misure restrittive per decisione del Governo degli Stati Uniti.
Il Governo cubano chiede l’immediata cancellazione di Cuba dalla lista degli Stati promotori del terrorismo internazionale perché si tratta di una definizione ingiusta, arbitraria e politicamente motivata, che contraddice la condotta esemplare del nostro paese nell’affrontare il terrorismo e pone in dubbio la serietà degli Stati Uniti nella lotta contro questo male.
Inoltre invita il Governo degli Stati Uniti, come espressione d’impegno nella lotta contro il terrorismo, ad agire con fermezza e senza una doppia morale contro coloro che dal territorio nordamericano hanno perpetrato azioni terroristiche contro Cuba, e a liberare i Cinque Eroi antiterroristi cubani ingiustamente detenuti negli Stati Uniti.

La Habana - 7 gennaio 2010
Ministero delle Relazioni Estere (MINREX)
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