"CHIQUITA" APPOGGIA IL COLPO DI STATO IN HONDURAS

Publié le par Centro di Solidarietà Internazionalista

Chiquita Brands e finanziamenti ai gruppi armati irregolari

Tipo di Conflitto

La multinazionale Chiquita Brands International è uno dei marchi leader del settore bananiero. Operante anche in Colombia, la Chiquita Brands è accusata da organizzazioni sociali e ambientaliste di tutto il mondo di violare i diritti fondamentali dei lavoratori impiegati nelle piantagioni di banane e di finanziare gruppi di paramilitari per la repressione di qualsiasi forma di protesta.

Descrizione del Conflitto

 

Sintesi

La Chiquita Brands International Inc, una delle maggiori produttrici di banane al mondo, opera in Colombia dal secolo scorso. A livello nazionale quanto internazionale organizzazioni di lavoratori, organizzazioni ambientaliste e per la difesa dei diritti umani denunciano la multinazionale per gli impatti ambientali, sociali e sulla salute derivanti dal massiccio uso di pesticidi e per la militarizzazione dei territori e l’uso di pratiche repressive ad opera di gruppi armati finanziati dalla multinazionale stessa.

Cause del Conflitto

La

 

Chiquita Brands International Inc.

è una multinazionale che commercializza e distribuisce frutta e vegetali con il marchio Chiquita®, e altri sempre appartenenti all’azienda, in più di sessanta paesi. La compagnia è una delle maggiori produttrici di banane a livello mondiale e una delle più importanti distributrici nei mercati europei e nordamericani. Creata nel 1899, la compagnia bananiera United Fruit Company (come si chiamava inizialmente) si è espansa in pochi anni in una decina di paesi del continente americano. In Colombia inizia ad operare nei primi decenni del secolo scorso, diventando United Brands nel 1970 e, infine, Chiquita Brands nel 1989. Attualmente i principali azionisti della Chiquita Brands International Inc. sono :

Desechos generados por la industria bananera colombiana

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Rainforest Alliance, la Fundación Ambio de Costa Rica e la Tsuli Tsuli/Adubon promuovono il progetto Banana Amigo Project, per la diffusione dell’informazione relativa agli impatti derivanti dalle piantagioni bananiere. Di fronte alla campagna internazionale di boicottaggio, il governo del Costa Rica e le multinazionali del settore bananiero considerano l’eventualità di utilizzare prodotti meno dannosi per l’ambiente e le persone. L’Unione Europea

fissa un sistema di quote per l’importazione di banane, dando la preferenza a quelle provenienti dall’Africa e dalle isole dei Caraibi.

OSA

(Organizzazione degli Stati Americani) pubblica un rapporto nel quale rende nota l’esistenza di indagini su un presunto carico illegale di armi (3000 fucili e 2,5 milioni di proiettili) trasportato con una nave della Banadex, un’impresa colombiana di proprietà della Chiquita Brands, destinato a gruppi paramilitari della AUC, Autodefensas Unidas de Colombia.

Peuples Solidaires

accusa pubblicamente la Compagnia Bananiera Atlantica Limitata (COBAL), sussidiaria della Chiquita, di violazione dei diritti umani per aver costretto raccoglitori di banane a lavorare a contatto con pesticidi nella piantagione di Coyol in Costa Rica. L’Ong accusa anche la compagnia di aver utilizzato milizie private per sedare la protesta sociale.

Earth Right Internacional

(ERI), che rappresenta numerose famiglie colombiane vittime di abusi da parte delle AUC, il Colombian Institute of International Law e due uffici legali statunitensi già impegnati in altri casi di violazione dei diritti umani da parte delle multinazionali, Judith Brown Chomsky e Schonbrun, Desimone, Seplow, Harris & Hoffman.

denunce

contro la multinazionale Chiquita (10 finora) sono seguite dallo uno stesso giudice, Kenneth Marra del Distretto della Florida.

Università di Denver

. Si attende una relazione scritta del giudice Kenneth Marra. Non è stata fissata una data per la sentenza.

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Impatti

Impatti ambientali :

 Fumigazioni aeree, che vedono l’uso di pesticidi proibiti negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e in Canada, come il Bitertanol, venduto col nome di Baycor, il Chlorpyrifos, il cui nome commerciale è Lorsban, il Carbofuran, venduto come Furadan e altri pesticidi e diserbanti pericolosi per la salute umana. Ricerche condotte dall’Università Nazionale di Heredia (Costa Rica) rivelano che gli indici di avvelenamento sono tre volte maggiori nelle zone bananiere che nel resto del paese. Hanno inoltre riscontrato casi di sterilità e forme tumorali nei lavoratori delle piantagioni. Le fumigazioni aeree di questi prodotti possono essere effettuate fino a 40 volte in un anno.

 impoverimento dei suoli e contaminazione delle acque per il massiccio uso di pesticidi.

 grande produzione di rifiuti. Si riportano a tal proposito i dati relativi alla produzione di rifiuti nella zona bananiera di Uraba (Si veda il rapporto "

 

 

BREVE CRONOLOGIA DEL CONFLITTO

 

1899 : Minor Keith, ingegnere ferroviario e esportatore di banane dal Costa Rica, fonde la sua compagnia con la Boston Fruit Company, creando la United Fruit Company, che possiede piantagioni in Colombia, Costa Rica, Cuba, Giamaica, Nicaragua, Panama e Santo Domingo.

12 novembre 1928 : in Colombia viene indetto uno dei più grandi scioperi nella storia del paese, che vede coinvolti tra gli 11000 e i 30000 lavoratori, tutti raccoglitori di banane nelle piantagioni della United Fruit Company. I lavoratori chiedono contratti di lavoro, giornate lavorative di otto ore, il riposo settimanale.

6 dicembre 1928 : le Forze Armate colombiane aprono il fuoco su una manifestazione pacifica di lavoratori in sciopero, riuniti nel municipio di Cienaga, dipartimento della Magdalena, all’estremità nordorientale della Cienaga Grande di Santa Marta. Vengono uccisi molti manifestanti, ma il numero preciso delle vittime non è mai stato definito. Jorce Eliecer Gaitan, un giovane deputato del partito liberale, dopo aver raccolto testimonianze in loco, denuncia la relazione tra la repressione ad opera del governo colombiano e gli interessi economici della multinazionale.

1954 : anche in Honduras vine indetto uno sciopero contro la United Fruit Company, per richiedere un aumento dei salari. 25000 persone scendono in piazza a manifestare, circa il 15% di tutta la popolazione attiva del paese. La multinazionale risponde licenziando 10000 lavoratori. Lo sciopero porta alla sigla di un accordo commerciale tra Honduras e Stati Uniti, il quale riconosce a questi ultimi il diritto di intervenire militarmente nel paese e garantisce loro l’accesso alle materie prime.

1969 : l’imprenditore americano Eli M. Black acquista la United Fruit Company.

17 settembre 1974 : i governi di Costa Rica, Colombia, Honduras, Guatemala e Panama formano la Union de Paises Exportadores de Banano (UPEB) per definire una normativa in comune rispetto alla produzione di banane. La United Brands cerca, senza successo, di disincentivare la formazione della UPEB.

3 febbraio 1975 : Eli Black si sucida lanciandosi dal suo ufficio di New York. Le indagini sulla sua morte avanzano ipotesi di corruzione che vedono coinvolti Eli Black e la United Brands.

Aprile 1975 : la Securities and Exchange Commission (SEC) accusa la United Brands di aver corrotto il presidente dell’Honduras, Osvaldo Lopez Arellano, con la promessa di 1,25 milioni di dollari in cambio della riduzione delle imposte sulle esportazioni. In seguito a ciò, molti azionisti denunciano la compagnia e le Forze Militari dell’Honduras destituiscono il presidente Lopez Arellano. Lo scandalo investe anche il presidente del Costa Rica, che sollecita la multinazionale a presentare i nomi dei funzionari coinvolti in casi di corruzione. In caso contrario sarebbero stata tolta validità agli accordi con la multinazionale.

1978 : la United Brands ammette di aver corrotto, con 2,5 milioni di dollari, il Ministro dell’Economia dell’Honduras, Abraham Bennaton Ramos. Viene condannata a pagare 15,000 dollari e il caso viene archiviato.

1979 : negli Usa viene proibito l’uso del DBCP, conosciuto come nemagon, per gli effetti dannosi sulla salute umana. Il DBCP, prodotto dalla Dow Chemical e dalla Shell Oil, è un pesticida prodotto per attaccare una specie di verme che si alimenta delle radici degli alberi di banana. Il nemagon, proibito negli Stati Uniti ma comunque utilizzato in America Latina dagli anni sessanta, ha causato alle popolazioni locali gravi danni alla salute, soprattutto in termini di diminuzione della fertilità.

Agosto 1984 : Carl Lindner, successore di Eli Black, rinomina la United Brands in Chiquita Brands International, nome attuale della multinazionale.

1993 : la corte di giustizia del Texas impone una multa milionaria a diverse compagnie americane per gli impatti sulla salute derivanti dall’uso del DBCP nelle piantagioni di banane. La

 

 

 

 

 

 

 

 

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